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lunedì 14 settembre 2009

Nel mio tempo.

Ricarica eseguita. Adesso non mi resta che accumulare nuovamente un cospicuo numero di punti sul cellulare, per richiedere nuovamente tra qualche mese le stesse cose, allo stesso numero, nello stesso modo. Quanto è semplice sentirsi soli nel 2009, non ci vuole neanche un grande sforzo fisico. Si fa, accade per inerzia, per accettazione. Come quando stai in coda per ore. Accetti e basta di vivere in un determinato stadio di decomposizione della comunicazione, accetti di stare a stretto contatto con altri cappotti ingombranti almeno quanto il tuo senza dire una parola, così, fermo immobile immerso nei tuoi pensieri fluttuanti, conformato alla media del paese che ti vuole attentissimo alla disposizione su più file, dove immancabilmente qualcuno ti passa davanti, e scatta l’incazzatura delle 18.35, post ufficio.
E’ puntuale la sensazione di fastidio sotto i piedi, quando sei costretto in posizioni verticali dall’odore di cotone e disinfettante. Ad un certo punto perdi sensibilità nei talloni, vedi qualche madonna in più appesa ai muri e magicamente diventi credente. Chi l’avrebbe mai detto. Preghi con forza che l’attesa abbia presto una fine.
Ci siamo costruiti una serie di ostacoli, nel tempo, e ce ne siamo lamentati prima e durante. Il dopo è storia già scritta, archiviata, già vista. Prego, passi pure avanti, non c’è problema, tanto sono qui solo da due ore…cosa vuole che siano altri quindici minuti, confronto alla fame nel mondo, la mafia siciliana, il controspionaggio inglese, la guerra nel golfo, gli attentati alla vita.
Faccia pure, io non ho niente di interessante da fare, in questo momento.
Aspetto. E so solo io cosa.

"la sua richiesta è stata effettuata con successo"
Vorrei conoscerla, quella voce nei messaggi telefonici pre-registrati della Vodafone.
Potrebbe essere bionda, oppure assomigliare a Taylor di Beautiful. Oppure deludere le aspettative e puzzare come una capra, avere i capelli unti da giorni e avere un alito da stendere un lama. Sì, forse aveva ragione quell’amica, riguardo le aspettative.
Passi la vita cercando di indovinare cosa ti capiterà domani, e sbagli sempre il tiro. Non ci fosse una volta che il film che ti sei fatto combaci con la realtà. Meglio tenere il cervello fermo, e compiere passo dopo passo osservando quello che accade man mano, attraversando il tempo con la curiosità di un bambino, che sa già tutto e finge di non capire.

Perché dimentichiamo? Perché limitiamo, organizziamo, spostiamo la vita altrove, distante da noi? Perché non sogniamo più, dopo i vent’anni? Cosa ci succede, è la responsabilità? E’ l’affitto? E’ l’età? E’ la televisione? E’ il respiro…è la forza di gravità. E’ la gravità della forza. E’ il sospetto di non farcela. E’ il disastro del cuore.

Qualche volta guardo la luna fissa negli occhi.
Mi capita mentre guido, più volte rischio di sbandare per incrociare il suo sguardo, nel cielo. Possibile che, nella sua maestosa strafottenza, non possa scendere un attimo dal tacco dodici e darmi un bacio sulla fronte?
I fari della macchina, nell’altra corsia, mi abbagliano. Abbiamo creato tanto, anche una luce più chiara del chiaro, e siamo andati oltre, valicato limiti, scavalcato ostacoli dentro e fuori da noi. La luna secondo me non si è offesa, però. Me lo ha appena detto all’orecchio.
Allora curvo dolcemente a sinistra, l’ultima di una serie di tre, verso casa. Ancora due chilometri e il mio paesino mi saluterà, come ogni notte, abbracciandomi nel buio. E’ così piccolo il mondo…così grande il mio destino. Così tenero il nostro bagaglio di errori.

Cosa sto ascoltando

  • Nuru Kane "Sigil"
  • Glen Hansard "Rythm and Repose"
  • Meanza/Milenkovic EP
  • Colore "Io la notte"

Cosa sto leggendo

  • Virginia Wolf "Una stanza tutta per se"
  • Daniel Pennac "Abbaiare stanca"
  • Thomas Mann "Cane e padrone/Disordine e dolore precoce/Mario e il mago"

Ultimi film visti

  • "Midnight in Paris" di Woody Allen
  • "Carnage"
  • "Ed Wood" di Tim Burton
  • "Amabili Resti"
  • "Il discorso del Re"
  • "Batman Begins"
  • "Shutter Island" di Martin Scorsese
  • "Australia"
  • "Il diavoll veste Prada"
  • "Toy Story 3"
  • "Man on Fire"
  • "Agora"
  • "Elizabeth"
  • "La prima cosa bella" di Paolo Virzì
  • "Il riccio"
  • "Profondo rosso" di Dario Argento
  • "Viola di mare"
  • "Febbre da cavallo"
  • "La ragazza che giocava con il fuoco"
  • "Le conseguenze dell'amore" di Paolo Sorrentino
  • "Momenti di gloria"
  • "Vincere"
  • "Appuntamento a Belleville"
  • "Angeli e Demoni"
  • "L'amore ha due facce"
  • "Pane e Tulipani"
  • "L'olio di Lorenzo"
  • "L'ultimo imperatore" di Bernardo Bertolucci
  • "Solaris" di Andrej Tarkovskij
  • "Wall-e" Disney Pixar
  • "The LIbertine"
  • "Il Decalogo" di Krzysztof Kieslowski
  • "La casa dalle finestre che ridono" di Pupi Avati