www.veronicamarchi.it

giovedì 29 gennaio 2009

Convinzioni N.1

Ero convinta che l’elettrauto fosse sempre chiuso perché ogni volta che passavo nelle vicinanze non vedevo mai nessuno lì fuori dalla porta in attesa del prossimo cliente.
Ero convinta che l’elettrauto, per antonomasia, stesse sempre fuori dalla porta in attesa del prossimo cliente, e che se non lo trovavi lì fuori dalla porta voleva dire che era chiuso.
Bene, dai. Anche oggi qualcuno ha smentito le mie inutili convinzioni.

Nel mare più grande.

Accendo una candela al mio silenzio
scrutando nelle pieghe dei miei errori
nei buchi del mio mancato orgoglio
tra gli slanci privati e le mezze luci

nel porto profumato
dove ho lasciato la mia barca
che ancora aspetta di essere traghettata
nel mare più grande che riesco a sognare.

mercoledì 28 gennaio 2009

Oggi.

Nell'aria, lo stesso profumo
nello stesso momento.

Annuso il coraggio del vento.
Avverto il passare del tempo.



domenica 25 gennaio 2009

La mia città.

E' in serate come questa che tutto mi sembra possibile.
Un cantautore, che fino a poche ore fa avevo solo sentito velocemente via internet, mi appare di fronte in tutta la sua arte, e mi sorprende totalmente.
Accade ancora che semplicemente mi emozioni, anche se spesso gioco a lamentarmi dello scarso appetito d'arte che la mia città subisce. Ci sono mille cose da fare che nessuno fa. Tutti hanno paura di rischiare, paura di sbagliare e anche chi sembra essersi messo in gioco, in qualche punto cade, e indebolisce la sua spinta sana a cambiare le cose.
Preferiamo sempre, di gran lunga, lamentarci.
Mentre fuori splende il sole.
E la voglia di rinascere siede là, sulla panchina del tempo che passa.

La mia città resiste alle intemperie
ai mutamenti
ai cambiamenti del mio tempo.
La mia città è più sincera quandodorme
quando tutte le sue strade sono vuote
e i suoi ponti danno spazio ai miei pensieri.

E mi pare quasi
di non avere confini.

martedì 20 gennaio 2009

Band.

Il concetto di band.
Una bottiglia di the appoggiata sul termo, odore di tabacco e di erba, piccoli regali condivisi, il suono costante di obiettivi comuni.
Lo strascico delle orme del passato non divora queste mura, ma lascia di se, nel presente, soltanto la traccia generosa del suo essere e amplifica i sensi.
A ricordare sempre chi siamo, che cosa siamo stati, cosa possiamo diventare.
Un'arancia appena sbucciata inarca il mio piacere.
E ogni volta ritorno.
E ogni volta sogno.

Cosa sto ascoltando

  • Nuru Kane "Sigil"
  • Glen Hansard "Rythm and Repose"
  • Meanza/Milenkovic EP
  • Colore "Io la notte"

Cosa sto leggendo

  • Virginia Wolf "Una stanza tutta per se"
  • Daniel Pennac "Abbaiare stanca"
  • Thomas Mann "Cane e padrone/Disordine e dolore precoce/Mario e il mago"

Ultimi film visti

  • "Midnight in Paris" di Woody Allen
  • "Carnage"
  • "Ed Wood" di Tim Burton
  • "Amabili Resti"
  • "Il discorso del Re"
  • "Batman Begins"
  • "Shutter Island" di Martin Scorsese
  • "Australia"
  • "Il diavoll veste Prada"
  • "Toy Story 3"
  • "Man on Fire"
  • "Agora"
  • "Elizabeth"
  • "La prima cosa bella" di Paolo Virzì
  • "Il riccio"
  • "Profondo rosso" di Dario Argento
  • "Viola di mare"
  • "Febbre da cavallo"
  • "La ragazza che giocava con il fuoco"
  • "Le conseguenze dell'amore" di Paolo Sorrentino
  • "Momenti di gloria"
  • "Vincere"
  • "Appuntamento a Belleville"
  • "Angeli e Demoni"
  • "L'amore ha due facce"
  • "Pane e Tulipani"
  • "L'olio di Lorenzo"
  • "L'ultimo imperatore" di Bernardo Bertolucci
  • "Solaris" di Andrej Tarkovskij
  • "Wall-e" Disney Pixar
  • "The LIbertine"
  • "Il Decalogo" di Krzysztof Kieslowski
  • "La casa dalle finestre che ridono" di Pupi Avati