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giovedì 21 agosto 2008

Per niente bella.

Ho sempre pensato che se un giorno avessi trovato qualcuno capace di fare delle ottime fotografie, non avrei esitato a farmene scattare qualcuna, tanto per vedermi come dovrei e vorrei essere. L'esterno di me, l'involucro che mi contiene, la facciata che distrae dall'anima, oppure il mezzo che ti fa conoscere agli altri. Ho sempre pensato che lo specchio non rendesse giustizia a quello che portavo nel cuore, a quello che ero dentro. Non sono mai riuscita a trasporre il mio interno su tutta la mia persona...soltanto gli occhi sono riusciti a farsi veicolo delle mie emozioni. Forse troppo, a volte. Ho sempre sperato di essere diversa. Un giorno ho smesso, ho deciso che così ero e così andavo bene, e non era perché l'amore di qualcuno mi faceva sentire bella...no, mai. Avevo deciso che era ora di andarsi bene così.
Per niente bella.
E a chi fosse stato capace di vedere aldilà delle mie ostentate sicurezze esteriori, avrei dato tutto di me, la mia anima, il mio cuore, la mia vita.

Non mi capita spesso di ascoltare musica in casa, per lo più in modo distratto. Un disco necessita sempre di una particolare attenzione, e non posso certo mescolare le cose a caso. Scrivere, ascoltare, pensare…tutto deve essere accompagnato da una soffice linea indecifrabile di perfezione, un’unione astratta tra il suono e l’intenzione. Solo un attimo, ci vuole solo un attimo.

Sarà perché fuori piove, sarà per il grigio colore che addensa la vista, aldilà delle tende, sarà per il tempo che a volte veloce a volte lento mi scivola tra le dita, sarà perché mi sono svegliata tardi e non dovrei, sarà per l'età così distante da ciò che dimostro, sarà che mi manco, ma questa mattina mi sento persa, come un foglio inzuppato e abbandonato sull'asfalto. Dimenticato, stanco, inerte, senza vita e senza personalità.
Alla fine nello stereo ho messo Alanis, mi aiuta a ricordarmi com'ero. La sua voce scava nei miei 15 anni, a quell'età non potevo, non immaginavo la mia vita ora. O meglio, a quell'età, se mi pensavo oggi, mi immaginavo diversa, magari realizzata...che ne so, in una storia fissa, la testa a posto, una casa da preparare e progetti stabili da coccolare.
Invece...mi guardo nello specchio e vedo te.
Inaspettatamente, ed è proprio l'inaspettato che non provavo da molto, troppo tempo. Avevo dimenticato come ci si sente quando si è realmente perduti, quando ti ritrovi di fronte due occhi intensi, lievemente sfuggenti, profondamente e segretamente innamorati, curiosi e mai annoiati. Eccoti...sei tu. Mi porti per mano ad incontrare il mio giardino segreto, ormai pieno di erbacce, bulbi rinsecchiti, foglie appassite e secche, edere da potare, vialetti di sassi da ricomporre.

Il respiro del mondo.
Io sento.
Posso catturare le stelle.
Posso scalare le vette.
Posso accorgermi che esisto e non dimentico.
Io posso essere ciò che voglio.
Io con te. Me stessa...finalmente.
Il cd nello stereo è finito. Mi alzerei per spegnere, o mettere repeat ma adesso so che devo proprio chiudere il pc e andare a prepararmi.
Nella gola.
Qualcosa.
E’ forse la croce deliziosa che deve portare ogni persona in vita?

…e a chi fosse stato capace di vedere aldilà delle mie ostentate sicurezze esteriori, avrei dato tutto di me, la mia anima, il mio cuore, la mia vita.

Tu scatti di me le migliori fotografie che io abbia mai visto.

martedì 19 agosto 2008

Aspettami...





Sto arrivando.

mercoledì 13 agosto 2008

Citazioni.

<< Se ogni secondo della nostra vita si ripete un numero infinito di volte, siamo inchiodati all'eternità come Gesù Cristo alla croce. E' un'idea terribile. Nel mondo dell'eterno ritorno, su ogni gesto grava il peso di una insostenibile responsabilità. Ecco perchè Nietzsche chiamava l'idea dell'eterno ritorno il fardello più pesante.
Se l'eterno ritorno è il fardello più pesante, allora le nostre vite su questo sfondo possono apparire in tutta la loro meravigliosa leggerezza.
Ma davvero la pesantezza è terribile e la leggerezza meravigliosa?
Il fardello più pesante ci opprime, ci piega, ci schiaccia al suolo. Ma nella poesia d'amore di tutti i tempi la donna desidera essere gravata dal fardello del corpo dell'uomo. Il fardello più pesante è quindi allo stesso tempo l'immagine del più intenso compimento vitale. Quanto più il fardello è pesante, tanto più la nostra vita è vicina alla terra, tanto più è reale e autentica.
Al contrario, l'assenza assoluta di un fardello fa sì che l'uomo diventi più leggero dell'aria, prenda il volo verso l'alto, si allontani dalla terra, dall'essere terreno, diventi solo a metà reale e i suoi movimenti siano tanto liberi quanto privi di significato.>>

Da "L'insostenibile leggerezza dell'essere" di Milan Kundera

sabato 2 agosto 2008

Registrando.

In questa stanza tutto suona bello, anche l'odore inconfondibile delle macchine in funzione risulta gradevole, e quasi diventa un buon odore, un odore di cui innamorarsi.
Ma forse è meglio non confondersi, se mi innamoro di ciò che c'è qui dentro è solo perchè amo il mio lavoro.
Come il pasticcere ama il suo, di mestiere...e quasi l'odore atrocemente forte di crema pasticcera diventa profumo docile di fiori di campo.

(gennaio 2008, riolo terme)

Cosa sto ascoltando

  • Nuru Kane "Sigil"
  • Glen Hansard "Rythm and Repose"
  • Meanza/Milenkovic EP
  • Colore "Io la notte"

Cosa sto leggendo

  • Virginia Wolf "Una stanza tutta per se"
  • Daniel Pennac "Abbaiare stanca"
  • Thomas Mann "Cane e padrone/Disordine e dolore precoce/Mario e il mago"

Ultimi film visti

  • "Midnight in Paris" di Woody Allen
  • "Carnage"
  • "Ed Wood" di Tim Burton
  • "Amabili Resti"
  • "Il discorso del Re"
  • "Batman Begins"
  • "Shutter Island" di Martin Scorsese
  • "Australia"
  • "Il diavoll veste Prada"
  • "Toy Story 3"
  • "Man on Fire"
  • "Agora"
  • "Elizabeth"
  • "La prima cosa bella" di Paolo Virzì
  • "Il riccio"
  • "Profondo rosso" di Dario Argento
  • "Viola di mare"
  • "Febbre da cavallo"
  • "La ragazza che giocava con il fuoco"
  • "Le conseguenze dell'amore" di Paolo Sorrentino
  • "Momenti di gloria"
  • "Vincere"
  • "Appuntamento a Belleville"
  • "Angeli e Demoni"
  • "L'amore ha due facce"
  • "Pane e Tulipani"
  • "L'olio di Lorenzo"
  • "L'ultimo imperatore" di Bernardo Bertolucci
  • "Solaris" di Andrej Tarkovskij
  • "Wall-e" Disney Pixar
  • "The LIbertine"
  • "Il Decalogo" di Krzysztof Kieslowski
  • "La casa dalle finestre che ridono" di Pupi Avati