www.veronicamarchi.it

mercoledì 31 dicembre 2008

Fine dell'anno.

L’immagine del passato, riversata sulla pellicola del tempo, non restituisce quasi mai la verità dei sentimenti che accompagnano i nostri passi.
Se penso al giorno in cui ho detto Ti Amo per la prima volta, ricordo che ero piccola, e che tutto intorno a me diventò grande all’improvviso. Mi sembrava, sì, di conquistare il mondo in una sola parola, in un solo enorme respiro. E infondo oggi non è diverso, non ha un altro sapore. Soltanto la mente ha cambiato aspetto, non credo più nelle stesse profezie, non cedo più all’inganno facile delle parole, ma credo ancora, senza ripensamenti, all’amore eterno.
E così, come riascoltare a distanza di anni un disco che adori rinnova ad ogni nota il suo inconfondibile suono, altrettanto non si può dire dei fotogrammi di vita vissuta, perché gli occhi dell’anima non sono quasi mai gli stessi occhi che guardano il mondo e le sue forme spigolose.
Perché non si può fissare tutto al muro con il vinavil, o con un chiodo ben puntato?
Perché tutto corre via come se avesse una gran fretta, e molto spesso senza salutare?
Perché anche il tempo è così maleducato e scaltro, più di me, o più di quanto vorrei?
Perché ad ogni 31 dicembre il numero di domande supera il numero delle risposte?
Se non avessi più domande non sarei viva, se sapessi già tutto non avrei più niente da scoprire, non avrei più niente per cui combattere e non sentirei alcun istinto umano. Il battito del mio cuore sarebbe assopito, e il mio sangue non scorrerebbe più, e non avrei niente da vedere se non le mie sicurezze ben ponderate, lucidate come argenteria nel salotto della vicina di casa.
Allora è così, è così che devo fare?
Rimanere aggrappata ai lembi della tua veste come una bambina, e conservare più che posso quel profumo di scoperta, quell’assenza totale di paure, quello sguardo incantato e stordito dall’amore.
Restare vicina al burrone, finché la marea non risalga al mio corpo, travolgendo me e tutti i nostri sogni.
Sorridere alla vita, sempre. Perché lei mi sorrida, perché lei mi guardi coraggiosa, vedendomi libera. Perché lei possa fidarsi di me, finalmente, trovandomi pronta.

Amicizia.

E faccio, ora, le stesse cose che avrei fatto, se tu non fossi stato qui con me.
Come a dimostrare quanto luminosa sia questa unione, in questo tempo, tra queste mura…aldilà del torto e della ragione.

lunedì 15 dicembre 2008

Lutto.


E' morto oggi.

Cosa sto ascoltando

  • Nuru Kane "Sigil"
  • Glen Hansard "Rythm and Repose"
  • Meanza/Milenkovic EP
  • Colore "Io la notte"

Cosa sto leggendo

  • Virginia Wolf "Una stanza tutta per se"
  • Daniel Pennac "Abbaiare stanca"
  • Thomas Mann "Cane e padrone/Disordine e dolore precoce/Mario e il mago"

Ultimi film visti

  • "Midnight in Paris" di Woody Allen
  • "Carnage"
  • "Ed Wood" di Tim Burton
  • "Amabili Resti"
  • "Il discorso del Re"
  • "Batman Begins"
  • "Shutter Island" di Martin Scorsese
  • "Australia"
  • "Il diavoll veste Prada"
  • "Toy Story 3"
  • "Man on Fire"
  • "Agora"
  • "Elizabeth"
  • "La prima cosa bella" di Paolo Virzì
  • "Il riccio"
  • "Profondo rosso" di Dario Argento
  • "Viola di mare"
  • "Febbre da cavallo"
  • "La ragazza che giocava con il fuoco"
  • "Le conseguenze dell'amore" di Paolo Sorrentino
  • "Momenti di gloria"
  • "Vincere"
  • "Appuntamento a Belleville"
  • "Angeli e Demoni"
  • "L'amore ha due facce"
  • "Pane e Tulipani"
  • "L'olio di Lorenzo"
  • "L'ultimo imperatore" di Bernardo Bertolucci
  • "Solaris" di Andrej Tarkovskij
  • "Wall-e" Disney Pixar
  • "The LIbertine"
  • "Il Decalogo" di Krzysztof Kieslowski
  • "La casa dalle finestre che ridono" di Pupi Avati