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giovedì 26 agosto 2010

Un maschilista dei tanti.

In coda, alla cassa.
Un ragazzo alto forse un metro e novanta, e davanti a lui una ragazza bassa un metro e sessanta.
Lui le sta troppo attaccato, le sta dietro come se avesse paura di perdere il posto in una coda già formata, e fatta da giusto sei o forse sette persone. Eppure lui ha spazio dietro di sé.
Si appoggia proprio sulla schiena della ragazza, con un borsone a forma di marsupio.
Ci vogliono pochi secondi.


Lei: Ma che non sia possibile avere un po' di spazio vitale in più?
Lui: Hai il ciclo, per caso?
Lei: No, e comunque guarda che anche gli uomini hanno il ciclo. Non proprio il ciclo ma qualcosa di simile.
Lui: Ah sì? Non credo proprio sai...secondo me tu hai il ciclo.
Lei: Non ho il ciclo, se vuoi ti faccio vedere.
Lui: Ah no, guarda, non credo sia un bello spettacolo.
Lei: Ah non credi che sia un bello spettacolo? (qui la ragazza sicuramente avrebbe voluto rispondergli che se si fosse guardato allo specchio non avrebbe certo visto un Dio Greco, ma si limita a dire...) Guarda che sei stato tu a starmi addosso “così” (e mentre pronuncia quel “così” le si accosta al petto, per fargli sentire quanto sia fastidioso avere addosso una persona che non conosci, per giunta in coda).




Lui: Girati. Girati che è meglio.


Lei si gira, sì. E tace.
Non ha più parole. Il sangue le sale alla testa, vorrebbe dirgli quanto è meschino, quanto è volgare.
Ma la fidanzata di lui ride, ride tanto da far rimbombare la mediocrità di certe donne.
Ride tanto da farci vergognare di essere donne.


Gardaland, Agosto 2010.

lunedì 23 agosto 2010

Pianto.

Vorrei piangere
se il mio pianto
giovasse a qualcuno.
Ma piangere
è un poco morire
mancare alla vita.
Allora voglio vivere
ed amare la vita
così com'è.
Il pianto represso
nel fondo del cuore
risorge alla vita
ed è Amore.




Carmela Benedetti.


giovedì 19 agosto 2010

Quando conosci non puoi evitare l'amore.

Dalla cucina alla camera viaggiano gli odori della cena.
Da quando ho imparato a cucinare apprezzo di più l'attesa del pasto.

La coscienza ha un sapore divino.
Quando conosci non puoi evitare l'amore.

E allora, non puoi più nasconderti.



Che tu lo voglia o no.

Scorrono parole nella mente come titoli di coda e la pellicola traballa nello schermo.
Fatico a fissare il passaggio dei pensieri, li lascio andare via da me come una madre matura.
Ci sono troppe cose da ricordare, non c'è nessuna regola che dice che bisogna rammentare ogni dettaglio.
Perchè spesso i dettagli vanno a sedersi nell'inconscio.
Che tu lo voglia o no.



mercoledì 11 agosto 2010

Tombe.

A me viene in mente la voce di Eva Cassidy, quando penso a quanto è ingiusto il mondo dei vivi.
Si celebrano sempre i morti, se sono bravi, perchè forse quando non possono più cantare fanno meno paura.
Ma da vivi no.
Bistrattati ed ignorati.
Silenziosi come tombe.



Cosa sto ascoltando

  • Nuru Kane "Sigil"
  • Glen Hansard "Rythm and Repose"
  • Meanza/Milenkovic EP
  • Colore "Io la notte"

Cosa sto leggendo

  • Virginia Wolf "Una stanza tutta per se"
  • Daniel Pennac "Abbaiare stanca"
  • Thomas Mann "Cane e padrone/Disordine e dolore precoce/Mario e il mago"

Ultimi film visti

  • "Midnight in Paris" di Woody Allen
  • "Carnage"
  • "Ed Wood" di Tim Burton
  • "Amabili Resti"
  • "Il discorso del Re"
  • "Batman Begins"
  • "Shutter Island" di Martin Scorsese
  • "Australia"
  • "Il diavoll veste Prada"
  • "Toy Story 3"
  • "Man on Fire"
  • "Agora"
  • "Elizabeth"
  • "La prima cosa bella" di Paolo Virzì
  • "Il riccio"
  • "Profondo rosso" di Dario Argento
  • "Viola di mare"
  • "Febbre da cavallo"
  • "La ragazza che giocava con il fuoco"
  • "Le conseguenze dell'amore" di Paolo Sorrentino
  • "Momenti di gloria"
  • "Vincere"
  • "Appuntamento a Belleville"
  • "Angeli e Demoni"
  • "L'amore ha due facce"
  • "Pane e Tulipani"
  • "L'olio di Lorenzo"
  • "L'ultimo imperatore" di Bernardo Bertolucci
  • "Solaris" di Andrej Tarkovskij
  • "Wall-e" Disney Pixar
  • "The LIbertine"
  • "Il Decalogo" di Krzysztof Kieslowski
  • "La casa dalle finestre che ridono" di Pupi Avati