Su consiglio di un amico, come spesso mi succede, per vedere se anche a me potesse piacere quanto era piaciuto a lui.
Non mi sono fatta dire quasi nulla, sapevo soltanto che era la storia di due macchine. Punto.
C'è da premettere che ero in astinenza da sala cinematografica da marzo, perciò ero facilmente emozionabile. Ma tralasciando questo preambolo romantico, il resto del lavoro lo ha fatto la pellicola stessa.
Non un cartone qualsiasi.
Due ore sono proprio volate, anche quando l'americanata era dietro l'angolo. Però no, non ne ho avvertito la presenza così forte.
Mi ha lasciato una bella sensazione addosso, che un pochino mi vergogno, ma infondo cosa importa...non esistono solo emozioni che derivano dal pensiero, nella visione di un film. A volte, e più spesso di quanto si pensi, le emozioni più sincere sono quelle provocate da un sorriso, specialmente quello che non ti aspetti.
Eravamo in quattro, in tutta la sala.
E si sentivano solo i miei commenti e le mie risate.
